venerdì 29 marzo 2019

Analisi di una Campagna Pubblicitaria

Bentornati!
Oggi vi illustro brevemente come analizzare una campagna pubblicitaria, cos'è? è appunto un lungo e costoso procedimento che richiede appunto settimane o interi mesi per pubblicizzare l'uscita di un prodotto da parte di un'azienda più o meno famosa, può essere ovviamente d'alto budget (grandi multinazionali) come di basso (piccole imprese che sono appena nate e vogliono crearsi subito un'identità ben precisa).

Nel corso della nostra vita, a meno che viviamo in una caverna, abbiamo visto svariate volte manifesti o spot pubblicitari riguardanti l'uscita di questo nuovo articolo o prodotto da parte di un'azienda, ciò è tutto ben ideato, progettato e messo in pratica tramite esperti nel settore (grafici) che seguono una vision (un obiettivo futuro, come far felice ogni automobilista), mission (con che mezzi, in che modo pensi di realizzare tale vision futura, quali sono le cose che ti permetteranno di realizzare tale ambizione) e value (valori aziendali che restano immutati col tempo e mutamento dell'azienda, come la qualità eccelsa, l'ottima collaborazione tra impiegati o la professionalità nel soddisfare gli acquirenti).

"Ex Machina, il sequ- ah no è il manifesto promozionale Sony
in occasione dell'uscita di PlayStation 3 (2006)"

Per poter analizzare un manifesto/campagna pubblicitaria si deve prima fare una ricerca e conoscere a fondo l'azienda, la sua storia, i suoi passi, come lavora, i suoi obiettivi e valori su cui fonda i prodotti messi in vendita e come mai è così famosa ed è meglio dei concorrenti. Una volta svolta tale ricerca, quindi consapevoli della storia del brand, vision, mission, value e tutto il resto, sarà ora possibile comprendere a pieno ciò che un manifesto ci sta comunicando. Opportuno quindi analizzare ogni singola parte, visual (se l'immagina è fotografica o illustrata, se modificata a computer e in che modo è stata realizzata, e soprattutto cosa vuole comunicare e come), headline (come titolo) e altro testo (come slogan, payoff, ulteriori informazioni sul prodotto e relativi marchi aziendali come logo o logotipo), eventuali collegamenti a siti esterni o comunità e social network (sito ufficiale o pagina facebook per maggiori informazioni, news e promozioni) ed ulteriori letture del manifesto nel trovare elementi ricorrenti su cui punta il brand (nel mio caso il controller è sempre presente ed è un simbolo).

Dopo aver analizzato un manifesto abbiamo anche fatto la stessa cosa con un competitor (come da nome, concorrente, un'altra azienda che produce simili prodotti ma si differenzia, perciò in concorrenza con essa e che vuole avere la meglio tra le due) e dopo aver svolto i medesimi passaggi (storia, ricerca, mission vision value, analisi del manifesto) abbiamo confrontato direttamente i due elaborati grafici esponendo le differenze e punti di ogni brand. Quindi confrontando i due manifesti abbiamo analizzato i pro e contro di ogni azienda, le sue differenze dall'altra e quindi paragonate per vederne le principali differenze e sulla quale potesse funzionare di più, a chi fosse rivolta e in che modo comunicava tale messaggio.

"Una giovine, dilaniata e decisamente poco fortunata Lara (TR 2013) che pubblicizza l'uscita di Xbox One, in risalto l'iconico controller Xbox che si fonde al gioco mostrandone l'eccelsa potenza"

Ma... ma quindi non ci hai capito nulla? RIASSUNTO!
1) Scelta del brand con relativo manifesto o spot (a piacere)
2) Ricerca stilata ed approfondita su storia, mission, vision e value
3) Esposizione orale analizzando il manifesto (visual, headline, slogan ecc...)
4) Scelta di un altro brand simile (competitor)
5) Altra ricerca identica con stessi elementi + differenze e comparazione
6) Esposizione finale su competitor e differenze degli elaborati, analizzandoli

Tale compito è servito per analizzare e comprendere meglio gli obiettivi di un'azienda che trasmette attraverso un apparentemente semplice manifesto o spot televisivo, ora oltre che conoscere maggiormente tali aziende, abbiamo (si spera) aperto maggiormente gli occhi verso questi criteri e tecniche sfruttate dalle grandi multinazionali come dalle più piccole industre nell'ambito pubblicitario e lavorativo.

sabato 2 marzo 2019

Gita a Torino

Bentornati!
Questo più che un post sarà una sorta di cartolina del nostro ultimo viaggio a Torino in visita didattica dal 27 al 28 Febbraio 2019 con noi (4^BG) insieme alla 4^AG.

"La Mole Antonelliana"
Abbiamo soggiornato all'Hotel Miramonti per una notte, siamo partiti in mattinata (sveglia alle 04:00) e siamo tornati la notte del giorno seguente, dopo ben quattro fatidiche ore di canzoni dalla dubbia orecchiabilità e ad alto tasso di tamarraggine, as usual.
Siamo partiti penso di ricordare alle 05 o 06 di mattina e dopo una fermata per mangiare ed usare il bagno ci siamo diretti subito alla Mole Antonelliana e abbiamo visitato da cima a fondo il museo del cinema con tanto di guida turistica (dalla dubbia voglia di fare il suo lavoro) ma comunque un'ottima esperienza: all'entrata (tralasciando il classico uomo paffuto della security con le sue battutone) ho assistito ad una spettacolare scena mai vista prima d'ora, ogni tanto le finestre si aprono e chiudono e vedere tutti quegli schermi accessi che proiettano lungo tutte le pareti è proprio una scena come i bambini che si guardano dai piedi fino al cielo stupiti di ciò che hanno davanti agli occhi a bocca aperta (io difatti ho fatto proprio così appena entrato, spettacolare... semplicemente spettacolare).

"Chi la paga poi tutta quella corrente?"
Interessanti le spiegazioni dei vari film, ma molto più spettacolare salire sempre più in alto e man mano vedere cosa il cinema ti offre ed ha offerto nel corso degli anni fino ad ora: trovi davvero di tutto, dai cinecomic, horror e d'azione fino a quelli un po più ehm... vietati ai minori; mi sono addirittura fatto una lista di alcuni visti su schermo o locandina che voglio riprodurmi per conto mio a casa, Barbarella è quello che mi ha più incuriosito tra tutti per la sua sci-fi anni sessanta e indubbiamente scelte stilistiche e scenari creativi e... si anche per la sua piccola dose erotica...
Lì dentro sembrava di essere come nel film Una Notte al Museo, tutto era così vivo e fantastico.

"Barbarella - Queen of the Galaxy [1968]"

"Proprio come a Las Vegas!"
Abbiamo anche visitato il museo egizio ma stanchi e stremati in un posto pieno di mummie sembrava fossimo appunto i protagonisti del noto omonimo film "La Mummia" o le mummie stesse; se non altro abbiamo visto queste fatidiche ormai (forse) morte mummie.

"La mia reazione vedendo le mummie..."
Dopo una notte rumorosa (non per me, appena mi sono poggiato sul letto sono morto, forse mi hanno sparato del tranquillante dal balcone a causa delle lamentele dei vicini di stanza...) il giorno dopo abbiamo visitato una certa... università del... ehm di Torino; a quel punto eravamo più morti delle mummie stesse e con quel caldo e sonno e stanchezza ed effetto delle mummie del giorno precedente non abbiamo fruito di molto, ricordo solo di aver preso un thè alla pesca e... di aver visto quelle fighe stanze universitarie dove la gente usa i portatili per scopi personali e fa di tutto tranne ascoltare, come nei film o video su yt...

Abbiamo visitato anche una sorte di borgo medievale, davvero molto bello e a tema, peccato non si potesse andare nel castello, bella la natura attorno e belli anche i gadget (spade, balestre e qualsiasi cosa immaginabile) insomma tutto molto affascinante, peccato che i pozzi fossero sbarrati e nessuno sia caduto all'interno.

"C'era una volta, in un borgo medievale..."

Siamo tornati morti ed il giorno dopo col pomeriggio abbiamo fatto scuola, o almeno, i più temerari come me, in laboratorio alle 08:00 di mattina con le occhiaie, sapore di mummia addosso, il desiderio di aver comprato una spada al borgo e nulla del portafogli, tranne l'appuntito biglietto del museo egizio che pochi giorni dopo avrebbe risvegliato tutte le mummie nel museo.

"Che bella l'università!"
"Jane Fonda (Barbarella) deve... aver perso gli occhiali!"

venerdì 1 marzo 2019

Packaging

Bentornati!
Oggi si parla di progettazione multimediale, nello specifico di come realizzare un, come da titolo, packaging: in parole povere una scatola di un determinato prodotto, come e da cosa è formata, le sue dimensioni, da cosa si è partiti ed esteticamente come è stata realizzata ed il suo motivo effettivo.

Prima di tutto abbiamo assistito al brief, dove la prof. ci ha illustrato il prodotto di cui realizzare la scatola: delle bustine o palline di te, quelle che ogni mattina ci concediamo per non crepare dal freddo mattutino; il nostro compito quindi era quello di realizzare una scatola a questi infusi aromatici di te, ma con una particolarità: che non fossero le classiche scatolette rettangolari che troviamo ovunque, io infatti l'ho nominata "edizione speciale" appunto per evidenziarne la rarità ed estetica più affascinante delle altre comuni e semplici simili.

"Diversi sandwich in fila pronti per un bel picnic"

Abbiamo scelto una marca, ideato l'estetica, colori e forma per poi crearne una bozza su carta seppur primitiva ma necessaria affinchè l'idea, il concept sia fin da subito ben definito e potessimo ipotizzarne l'uso quotidiano più facilmente, anche realizzandone una versione in 3D sempre su carta, ciò ha reso possibile evidenziarne difetti e pregi, oltre che convincerci dell'efficacia di tale prototipo.

Ovviamente abbiamo poi portato l'idea in digitale su Ai e realizzato ben sette tavole per ogni aromento riguardante il processo del nostro progetto: una presentazione con nome e cognome che introducesse per bene il file, il marchio e sua storia, le differenze e modifiche che abbiamo apportato dalle classiche scatole di te alle nostre tanto innovative e uniche scatolette di te 2.0, la fustella che illustra la forma e dimensioni, la veste che mostra colori e punti d'interesse che attireranno il fruitore, una visione 3D che ne illustra la forma una volta stampato e realizzato fisicamente ed infine un opuscolo informativo che ne esalta gli aromi e contiene informazioni specifiche.

"Se non vi si apre provate a pronunciare APRITI CORIANDOLO! forse era sesamo? MAH!"

Come da nome la mia scatola rappresenta una piramide che dovrebbe rappresentare insieme ai colori esotici l'oriente ed i suoi affascinanti misteri che velano questi aromi tanto bizzarri quanto lontani dalla nostra cultura (a dire il vero non ne so nulla di oriente tantomeno di aromi, ma quando bisogna improvvisare sono sempre in prima linea...) e può richiamare soprattutto film (quali l'evidente Aladdin che prende sia il nome della canzone che i colori e principale ispirazione) difatti ho puntato molto sull'atmosfera che può richiamare l'oriente ed il suo misterioso fascino esotico.

"DO NOT CLICK ME!"