lunedì 30 ottobre 2017

Il Fotogramma

Bentornati!
Dopo aver creato due chimigrammi ora abbiamo messo le mani sui fotogrammi (frame) e nemmeno questa volta abbiamo utilizzato una vera e propria macchina fotografica, per tale tecnica è necessario tutto l'occorrente del lavoro precedente oltre alla camera oscura, ovviamente.

Per prima cosa il nostro laboratorio, è formato da due piccole luci (NO, quella della caldaia non ci serve) di colore diverso, apposite per questo tipo di lavori senza far passare la luce sulla carta sensibile, causando come sappiamo l'annerimento.
Le classiche tre bacinelle in ordine uguale al laboratorio precedente contenenti gli stessi prodotti ed in aggiunta tre diverse mollette con cui afferrare il foglio galleggiante (se ve lo steste chiedendo non è vittima del malvagio antagonista clown di It Pennywise...)

"CSI: Mantua"
Questa volta dovremo assemblare una figura a piacere con oggetti di fortuna (quali chiavi, occhiali, cuffiette o persino la testa della sfortunata cavia...) e con un raggio veloce di luce (nel nostro caso il flash del telefono del prof.) bisognerà illuminare il foglio per poi inserirlo in tutte e tre le vaschette in ordine in cui sono poste da sinistra a destra, alla fine dopo averle pulite con acqua corrente basterà appenderle con mollette ai fili della stanza, per lasciarli asciugare, ma senza far sì che più parti fotosensibili entrino in contatto, per questo basta metterle al contrario carta con carta.

Riassumendo l'intero metodo:
1) assemblaggio soggetto
2) contatto del soggetto con piccolo raggio di luce
3) immersione in sviluppo
4) immersione in arresto
5) immersione in fissaggio
6) lavaggio sotto acqua corrente
7) concludere lasciando asciugare le foto ("Hang 'em!")

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