domenica 23 dicembre 2018

Pubblicità per Mostra d'Arte

Bentornati!
Come da titolo vi propongo un'ipotetica mostra artistica realizzata in onore dei cinque secoli di un canone di bellezza famoso in tutto il mondo: la Nascita di Venere, realizzata dal sommo Botticelli; icona del Rinascimento italiano.

"Manifesto, dopo cinque secoli avete ancora dubbi sulla sua bellezza?"

Dovevamo realizzare un manifesto, una locandina ed una brochure a tema artistico da inserire in una mostra: nel mio caso non ho avuto dubbi sul da farsi ed ho fin da subito iniziato a lavorare sulla Venere.

Prima di tutto ho scelto una grandissima scansione dell'opera per poi ritagliare le parti di interesse, le ho divise dallo sfondo (staccare la Venere dal suo dipinto non è stato poi così facile ma non è la prima volta che mi capita di dover fare una cosa simile...) e una volta avuto il mio soggetto con uno sfondo privo di elementi ho deciso quale forma dare alla mia pagina e ho ritagliato la parte interessante a seconda del manifesto, locadina e brochure.
La seconda grande scelta, il testo, non è stato altrettanto facile, ma dopo vari tentativi ho optato per colori ricorrenti e simili che stavano in tono con l'opera ed erano giustamente accesi da far contrastare il tutto con lo sfondo; inizialmente con un tono classico e graziato l'ho reso senza e più "ciccione" per dargli un tono meno classico e moderno, se così possiamo definirlo.

"Locandina, don't you like The Little Mermaid?"

Mi sono divertito un mondo a selezionare le varie parti di Venere e per ogni elaborato ho scelto una composizione differente ma comunque coordinata alle altre, ovviamente; ho cercato di rendere la composizione creativa ed interessante senza cadere nel troppo scontato e ammetto che non è stato facile inserire il testo su una conchiglia... ma è andata, "It just works." e questo è quello che ne è uscito...

"Fronte Brochure, il peso di essere Miss Universo per ben cinquecento anni..."

"Retro Brochure, la parte che guarda solo chi vuole aderire o Alberto Angela"

"Colgo anche il momento per ringraziarvi per questo inizio anno scolastico: per chi mi ha insegnato tutto quello che ora so e soprattutto i prof. di grafica che nonostante il poco tempo a disposizione ce la mettono tutta e offrono vari contenuti e progetti interessanti ogni anno, ovviamente si ringrazia anche il nuovissimo e super simpatico e qualificato prof. Simone Zunino (non mi sta puntando una pistola per scriverlo) e intanto che ci siamo anche la persona che si occupa di visionare tutti questi post (spero di non aver rotto di nuovo la quarta dimensione) ovviamente parlo di chi è sempre al nostro fianco per aiutarci quando non riusciamo a fare qualcosa o... semplicemente la connessione non funziona. Quindi auguro a tutti buone feste e felice anno nuovo, se vedete questo post nel 2019 vuole dire che ancora una volta la connessione della scuola da prova della sua efficienza e in nessun modo avrei eluso la linea temporale di Blogger..."

AUGURI E BUON 2019!

sabato 24 novembre 2018

Video Cinema Anni '20

Bentornati!
Oggi nevica e... oh scusate se vengo dal futuro, siamo ancora a novembre, dimenticavo...
Come avete letto, se non l'avete fatto fatelo, oggi parliamo di vintage e probabilmente vi verranno in mente le vecchie pellicole dei vostri bisnonni: oggi si parla di anni '20!

Ci hanno assegnato una demake in pratica... ci hanno consegnato riprese dei giorni nostri raffiguranti gli anni '20 impersonati da ragazzi come noi, persumibilmente della nostra età; a noi spettava rendere le sequenze sporche e appunto come in quegli anni; quindi montare il video in modo sensato da svariate e disordinate riprese di classi, bocche e striduli urla per poi fargli perdere quasi un secolo di tecnologia rendendolo sporco e come voi chiamerete, vecchio.

"Ogni riferimento a The Big Swallow di J. Williamson è puramente casuale"

Come ho lavorato? ho subito montato la sequenza  di circa un minuto rendendola logica ed aumentandone il ritmo nelle parti finali per creare quel tipico effetto di confusione che trovavamo negli slapstick comedy che vedevamo da piccoli con i nostri nonni su Rete 4; ho chiaramente trasformato il tutto in bianco e nero con un filtro default del software, applicato qualche filtro con lo stesso metodo di Ps al video sporcandone la pellicola ed infine ho scelto una traccia audio che doveva richiamare la musica tipica di quegli anni che accompagnava tipicamene la proiezione di un film suonata dal vivo: io privo di idee ho scelto ed editato una "canzone" non tipica di quel secolo ma che ho trovato potesse inserirsi in quel contesto, che molti su internet a rigor di fama conosceranno senz'altro...

Sapete come funziona: il video è stato personalmente caricato sul canale YT della classe e vi invito a dare un'occhiata nel caso foste interessati...
Eccone il link diretto...

o l'URL...

e per altri video il canale di classe...

venerdì 23 novembre 2018

Project Work

Bentornati!
Il Natale è alle porte ormai e quì vicino si terrà un concerto inaugurale per la nota azienda Vivai Bertagna; sono quì per pubblicizare tale evento? non proprio, da grafico ne ho svolto una locandina ed un biglietto da visita.

Ho lavorato con elementi piuttosto festivi, naturali e... agricoli? beh il risultato come potete notare è piuttosto rustico e ad alto tasso festivo: il rosso coronato dal nero è in risalto insieme al verde e marrone agricolo entrambi legati dal bianco fine ed elegante. La mia idea (per alcuni discutibile) è stata di un soggetto intagliato nel legno cui sfondo erboso da spazio ad alcuni pittogrammi (o figure minimal) simpatici e festosi che abbelliscono uno spumeggiante titolo rosso ed un testo chiaro e semplicemente raffinato.

"Ho Ho Ho"

Il biglietto adotta il medesimo stile essendo un coordinato, quindi rivediamo un soggetto intagliato con colori pressocchè medesimi ma con una composizione leggermente più piccola e minimale, in quanto l'albero era troppo grande per un biglietto, in tutti i sensi...

"Invitation to a Party"

Ulteriori informazioni e contatti li trovate direttamente sul loro sito:

oppure entra dal link diretto...

sabato 17 novembre 2018

Montaggio con Premiere

Bentornati!
Dopo mesi abbiamo messo finalmente le mani sul video editing vero e proprio, il software in dotazione di casa Adobe è chiaramente il mondialmente noto Premiere, suppongo CS6: come da pacchetto di default scolastico ormai da anni.

Piccola inserzione pubblicitaria, come se sulla TV non ce ne fossera abbastanza, trovate altri post e ulteriori info, oltre che post nettamente più articolati, sulla pagina blogger della classe: fateci un salto se vi rimangono pochi minuti della vostra vita...

Un programma piuttosto completo e professionale, anche se per ora abbiamo visto solo la più piccola parte di esso: ci siamo limitati ad editare piccoli video tagliandoli e aggiungendo giusto qualche piccolo effetto di default con a mala pena una musica di sottofondo; non di certo ciò che mi sarei aspettato dopo mesi di scuola, ma causa ritardi e scarse ore di laboratorio questo è quanto: un piccolo inizio per un grande software.

Le poche tecniche utilizzate consistono nel tagliare sequenze, editarle con qualche piccolo effetto di transizione, colore o collocazione; alzare o abbassare eventuali tracce audio aggiunte.
Eppure la spiegazione maggiore, giustamente, ha dato più spazio ad una presentazione generale del software: layout, export e alcuni pannelli sono stati i principali soggetti delle prime spiegazioni; ulteriori spiegazioni verranno comunque eseguite durante teoria, nonostante qualche accenno a formati e contenitori, risoluzioni e peso.

"Aspetta ma non lavoravi con un Mac?! e... hai lavorato al progetto nel futuro?!"

Non abbiamo che un'infarinatura generale per il momento, ma ciò ha portato ad un primissimo lavoro che avrete già visto di seguito: quello è il nostro primo elaborato video; decisamente primitivo non è che l'inizio di ciò che impareremo ad editare col tempo.
Il nostro incarico, realizzare un filmato di circa un minuto, ha consistito per il nostro ordinario gruppo nello stereotipare le varie tipologie di professore che oggi troviamo nelle scuole.


Incuriositi? allora date un'occhiata al montaggio che segue...
Sei un matusa e non riesci a vedere il video? NON PREOCCUPARTI!

Incolla il link copiato di seguito sul tuo motore di ricerca e vai con Dio...

no? prova questo...

nah?! prova il canale allora...

oppure se sei molto, MOLTO pigro...

mercoledì 24 ottobre 2018

Manifesto Emozionale

Bentornati!
Quest'oggi vi propongo un lavoro inerente alle emozioni che ognuno di noi prova; l'essere umano possiede e può provare varia emozioni come gioia, tristezza e rabbia.

"La Tristezza"

Il nostro incarico era quello di rappresentare un'emozione graficamente, per poi ipotizzarne un coordinato editoriale (da mettere su manifesti, locandine ecc...) e cercare di colpire il fruitore riuscendo a trasmettergli l'emozione scelta; dopotutto è questo il nostro lavoro: saper comunicare un qualcosa alla gente in modo efficace.

Io dopo varie idee e bozze ho optato per la tristezza; inizialmente la mia panchina era in una palla crepata con l'acqua che usciva dalle crepe e con le batteria che illuminano il lampione scariche e abbandonate al suolo. Per problemi tecnici (troppo complesso) ho semplificato e ho ricavato una semplice panchina in una location innevata e glaciale; difatti, la tristezza la associo spesso al freddo.

Infine come ulteriore compito ci hanno assegnato, come da grafici, di interpretare l'emozione di un nostro compagno per verificarne l'efficacia e come lo avremmo interpretato, scivendone appunto una frase d'effetto che centrasse ma successivamente l'opposto, l'abbiamo coronata anche con una frase totalmente slegata, più astratta e meno evidente; io ho interpretato il lavoro di una mia compagna di classe, ci siamo scambiati le proposte e questa è una delle tante frasi che ho scelto...

"La Cecità di Chi Vede"

martedì 23 ottobre 2018

Video Amatoriale Casa del Mantegna - Riprese

Bentornati!
Secondo progetto dell'anno è stato il nostro primissimo video editato, riguardante la Casa del Mantegna in merito alla rappresentazione della scuola secondo noi: avevamo carta bianca in merito e potevamo raffigurarla in qualsiasi modo volessimo, le riprese erano  svolte interamente nel complesso scolastico e potevano riguardare ogni avvenimento, persona o luogo scolastico e il tutto era svolto da ben tre gruppi formatasi a nostra libera scelta.

"La Gentile"

Il nostro modus operandi ha consistito nel raccogliere il maggior numero possibile di stereotipi legati ai vari tipi di professori nelle scuole italiane, o comunque nella nostra; una semplice ma efficace accozzaglia di clip comiche ad ambito scolastico dove ognuno recitava il ruolo di uno sfortunato insegnante stereotipato dal nostro punto di vista. Ognuno di noi sei ha recitato il proprio ruolo e abbiamo girato le clip in una classe con una buona luce e spazio in un tempo sfavorevole e di fretta, ma ottenendo buoni risultati tecnici, dopotutto abbiamo girato con un semplice cellulare... Infine abbiamo montato con Premiere Pro la nostra prima opera vera e propria che ci ha consacrato nel mondo dei video in modo definitivo; alcuni hanno usato transizioni, effetti e tagli differenti ma nonostante tutto sono soddisfatto della mia opera finale: non eccello per ora come alcuni di noi nell'arte dei video, ma sto ancora imparando e lasciamo che il tempo faccia il dovuto, almeno per conoscenze basiche ed essenziali.

"Quello Silenzioso"

STARRING

Sebastiano "Io" Martignoni è Il Preistorico
Lorenzo "Lollo" Troffei è Quello Silenzioso
Davide "Il Becchino" Beccari è l'Egocentrico
Alessandro "Quello che fa Yoga" Perini è Il Divulgatore
Juan "One" Sarzi Amadè è Il Passivo
Asia "Asietta" Bonazzi è La Gentile

"Titolo"

giovedì 18 ottobre 2018

Locandina Open Day

Bentornati!
Di nuovo in sella, mi ritrovo a fronteggiare il nuovissimo quarto nonchè penultimo anno di superiori.

Senza perderci in ulteriori chiacchiere oggi vi presento il primo progetto dell'anno commissionato da progettazione multimediale in onore ai relativamente vicini open day, per l'occasione il nostro ruolo è quello di realizzare ben due locandine "accattivanti" da mostrare per invogliare i ragazzi incuriositi dalla scuola; uno relativo alla nostra scuola Carlo d'Arco e l'altro alla nostra "sorella" Isabella d'Este.

Per la nostra scuola ho realizzato una locandina a tema (presumo si possa definire tale...) sci-fi cui l'azzurro ne è il colore dominante leggermente sfumato sullo sfondo per una maggiore varietà visiva; fin da subito mi ha colpito l'idea dell'open e day sia verticali che orizzontali che passano attraverso una sorta di portale (decidete voi la natura di tale fenomeno, possedere un camice non mi rende uno scienziato...) quindi ho abbastanza in modo minimal realizzato il lavoro che potrete osservare di seguito. Altra piccola nota è la presenza di una freccia, all'inizio era presente anche un arco al posto della "D" ma non ho potuto realizzarlo a causa dei tempi e problemi "tecnici" riscontrati; cosa rappresenta? non molto ma ho sempre pensato fosse accattivante la scritta con un arco ed una freccia...

"Open Day Carlo d'Arco"

Dopo tentativi definiti troppo "classici o già praticati in passato" mi sono affidato ad una sorta di finestra proprio come dice il nome, "giorno di apertura" (se non erro) l'ho trasformato graficamente in una finestra che appunto si apre e nonostante all'inizio dovesse esserci un sole l'ho reputato infantile e ho inserito elementi totalmente opposti. L'idea iniziale era però simile e 2/3 partendo dal basso era dedicato alla natura (presente nel giardino della scuola) in cui una pianta rampicante si aggrappava alla finestra con sole, questa pianta rampicante aveva delle rose (inspiegabilmente) di più colori in base agli indirizzi di fianco; come rosa per musicale, verde e azzurro per altri... Il tutto mi pareva molto colorato, vivace e rappresentante la scuola al meglio anche con un'altissima dose di natura ed i colori erano il punto forte; ma è stata scartata sempre perchè troppo classica e non rappresentante la scuola (come quello prima, il pianoforte con tasti alternati alle scritte bianco e nero...) quindi sono giunto anche per esclusione a questo, ho quindi cercato di riportare in vita un'idea all'inizio carina con elementi diversi però e puntando sul classico (greco o romano) ho giocato sulle colonne e sui colori abbinati e perfettamente in relazione tra di loro. Eppure resto dell'idea che la pianta con le rose colorate e balcone restino superiori o perlomeno il pianoforte possedeva del potenziale...

"Open Day Isabella d'Este"

mercoledì 6 giugno 2018

Video Conclusivo

Bentornati!
Siamo ormai giunti alla conclusione di quest'anno ed infine vi propongo come epilogo un video interamente montato ed editato da noi come il videoclip musicale ad inizio anno.

Il tema principale questa volta era una sorta di riassunto di tutto quello da noi svolto e studiato nel corso grafico coordinato dal prof. Manfredini, quindi un video riassuntivo del corso fotografico ed in parte grafico svolto quest'anno.

Abbiamo ricercato i file: innumerevoli vecchi JPEG sul blog, sul server o nel nostro archivio personale a casa o a scuola; oltre al collage fotografico contenente foto per vari settori ben descritti dai prof. abbiamo inserito una (o come nel mio caso più) traccia audio musicale per creare più atmosfera e rendere il tutto più appagante; ancora una volta abbiamo lavorato con iMovie ed in qualche ora abbiamo montato il seguente prodotto...


"Spero la seguente clip sia stata di vostro gradimento almeno la metà del tempo impiegato ad idearla e montarla; detto ciò sospendo l'attività del blog fino al prossimo anno scolastico ringraziando e salutando tutti gli ipotetici fruitori (la prof. Marangoni) e tutti i prof. che hanno reso possibile tutto questo: la mia piccola ascesa verso questo mondo grafico."

ALLA PROSSIMA!

lunedì 28 maggio 2018

Dallo Scatto al Layout

Bentornati!
Stando a quello che dicono tutti questo dovrebbe essere l'ultimo post dell'anno (scolastico) quindi sarà una conclusione riassuntiva sugli ultimi argomenti trattati: come già saprete gli scorsi tre reportage nonchè progetti ed infine post su questo stesso blog.

Topic principale di oggi sarà quindi l'utilizzo che abbiamo ricavato da questi scatti acquisiti nelle ultime settimane, nonchè i progetti svolti in classe subito dopo le riprese stesse con Br, Ps ed Id.
Come appena accennato abbiamo svolto tre diversi lavori, ognuno per ogni uscita quindi.

1) Abbiamo impiegato il materiale del primo reportage a Mantova per creare l'interno di una rivista: abbiamo quindi inserito le quattro migliori foto scelte da noi stessi, una per ogni categoria e l'abbiamo inserita in base al nostro stile optato e pagine a disposizione.

"Rivista - Esterno Topic"

"Rivista - Interno Topic"

2) Il reportage fotografico sulla moda l'abbiamo invece utilizzato per ricreare (solo graficamente, non abbiamo toccato alcuna stringa per formare un vero e proprio sito web) una pagina, un sito web della compagnia o ipotetica marca che andavamo a pubblicizzare tramite i nostri scatti abbinati al determinato stile di vita proposto al fruitore. Abbiamo quindi inserito le foto migliori proposte, le abbiamo editate ed adattate alla nostra pagina A4 orizzontale inserendo eventuali accessori come barra di ricerca o icone per condirne il tutto.

"Pagina Web - Rothco"

3) Infine, recentemente abbiamo prodotto un manifesto su un'eventuale mostra fotografica sulle foto scattate a Lunetta sempre con le tre foto migliori a seconda della categoria in questione, sviluppando a libera scelta il layout. Il prodotto finale doveva contenere le tre foto migliori o una sola che però funzionasse da sola e fosse talmente ben riuscita da far da padrona nel manifesto.

"Manifesto - AAA"

mercoledì 23 maggio 2018

La Fotografia Urbana

Bentornati!
Concludiamo questo topic con l'ultimo reportage di quest'anno: come da titolo parleremo di scatti a paesaggi e natura morta in un ambiente molto particolare nei dintorni.

Ci siamo recati a Lunetta, nei pressi di Mantova, per ritrarre sempre tre categorie da quattro scatti; abbiamo scelto questo singolare scenario per la sua fantastica architettura, arte ed atmosfera.

1) La prima come detto precedentemente riguarda la splendida architettura che denota tale quartiere, il nostro compito è stato quello di ritrarre edifici, monumenti, colonne o qualsiasi altro elemento correlato.

2) Lunetta è ricca di murales, talmente belli da essere definiti arte, io personalmente li reputo sbalorditivi ed immensi, non oso nemmeno immaginare quanto tempo e dedizione ci voglia per realizzare opere del genere... eppure molti altri potrebbero considerarli ciarpame o semplice vernice che imbratta muri ormai distrutti ed abbandonati; quindi nel nostro caso li abbiamo ritratti sotto vari tagli ed inquadrature.

3) Atmosfera è sinonimo di aria respirata in quel determinato luogo, nel nostro caso come possiamo ritrarre le sensazioni che proviamo a Lunetta tramite la nostra camera; è comunque la stessa categoria che abbiamo ormai già visto.

Piccole note personali prima degli esempi concreti: Lunetta è un luogo davvero magnifico, pieno di verde a dismisura, esaltanti murales che ormai si sono fusi con il piccolo omonimo quartiere creandone una sorta di galleria d'arte in un museo di possenti edifici rialzati alti metri su metri, simmetrici e perfettamente in sintonia tra di loro; per non parlare dei lavori svolti circa la botamica: degli addetti infatti durante le riprese stavano curando alcuni fiori, delle rose se non erro, ed erano molto probabilmente le migliori che io abbia mai visto in vita mia. Il lavoro assegnato era almeno da svolgere in coppia ma come quasi sempre ho optato per un approccio molto più tranquillo ed ho errato in solitaria seguendo quell'atmosfera che sapeva di erba appena tagliata, alto, freddo ed incombente cemento che però si fondeva a quell'altra faccia artistica e follemente originale della "piccola cittadina"che invece sapeva di vernice. Altro lato degno di nota è la differenza sempre nelle riprese, in quanto non ho più seguito un vero e proprio schema nel riprodurre i miei scatti: non avevo in mente la lista da seguire bensì il mio indice fremente da tutti i possibili soggetti in quel vasto ed assortito scenario popolaresco. Talvolta mi sono ricongiunto ma per puro caso ad alcuni miei "friends for hire" lungo la breve ma intensa strada locale per confrontare (spulciare) idee e scatti altrui. Altra ed ultima riflessione personale è la quasi totale assenza d'esitazione nell'inchinarsi e riprodurre il mio mondo visto da un piccolo mirino, pensando a mesi fa non avrei avuto la stessa scioltezza nel vagare in un luogo da me ignoto e perlopiù nella maggior parte delle situazioni in totale assenza di individui familiari o già noti.

"Architettura (Palazzo Simmetrico)"

"Arte (Texture Artistica)"

"Atmosfera (Bicicletta Incustodita)"

lunedì 14 maggio 2018

Ritratto di Moda

Bentornati!
Questo post si rifarà perlopiù al precedente, con principale differenza il cambio totale di tematica, bensì quest'oggi parleremo di stili di vita correlati alla moda, precisamente quella d'abbigliamento cui tutti conosciamo bene o addirittura seguiamo.

Il compito era sempre quello di ricavare ben dodici scatti: quattro fotografie in tre diverse categorie elencate di seguito; ma gli scatti? questa sorta di reportage di moda infatti presupponeva un'ampia scelta lavorativa: infatti lo stile di moda da correlare ad uno di vita era libero assieme al nostro soggetto principale, che poteva comunque essere non unico, difatti la scelta di soggetti multipli non era esclusa (non nello scatto ma nel complesso lo stile e l'abbinamento faceva da padrona quindi il nostro povero Cristo poteva tranquillamente variare affinchè il nostro stile rimanesse il medesimo).

1) Il primo tipo di foto era il più facile, il nostro soggetto doveva solamente essere presente non compiendo nulla di particolare, lo sfondo presente doveva essere fuori fuoco o non un soggetto dello scatto, quindi non doveva interagire con il nostro soggetto principale seppur fosse correlato allo stile scelto (un ritratto con taglio a scelta con sfondo correlato ma non in interazione).

2) Ora l'interazione del nostro soggetto con lo scenario scelto è il punto centrale quindi dovrà esserci in qualche modo una situazione non statica, una scena di vita od un qualcosa che presenti un'interazione ben evidente tra soggetto e luogo intorno a lui (come un falegname che mostra i suoi ferri del mestiere mentre lavora la legna od un portiere che apre una porta a qualcuno, quindi scene comuni riprese ma non montate o fittizie).

3) La terza ed ultima variante denota delle riprese molto vicine al soggetto con sfondo ben sfocato o non presente del tutto, presuppone un dettaglio, un particolare, un qualcosa che è molto più piccolo del soggetto stesso appunto perchè è una sua parte magari con altri elementi esterni come elemento aggiuntivo ed è un qualcosa che presumibilmente colpisce essendo una minima ma interessante parte del tutto (lo può essere qualsiasi particolare come un bottone, una cravatta, un laccio od una mano che impugna uno strumento rilevante in correlazione: un estintore nelle mani di un vigile del fuoco).

Piccole note personali prima degli esempi concreti: ho optato per un genere alquanto limitato o semplicemente alternativo al casual sportivo (pur nulla togliendogli): quello prevalentemente militare grazie ad un mio caro amico che fortunatamente non si è beccato abbastanza proiettili da rovinare la divisa...
Mi sono recato in una sorta di foresta mista ad un campo aperto realmente occupato ed utilizzato da forze armate in prova, ma fortunatamente non erano presenti quel giorno; tralasciando gli sguardi stupiti degli anziani alla nostra uscita dall'apertura boschiva di un parco non è stato semplice addentrarsi e riprendere nel piccolo pezzo di bosco a causa della vasta quantità di fogliame, rami, fosse e radici nei posti più infimi mai concepiti: fortunatamente ce la siamo cavati solo con qualche piccolo taglio e caduta...

"Soggetto (Generico)"

"Interazione (Azione in Corso)"

"Dettaglio (Minuscolo Particolare)"


lunedì 23 aprile 2018

Reportage Fotografico al Mercato del Giovedì

Bentornati!
Siamo stati di recente a Mantova per un vero e proprio reportage fotografico, come da titolo; ma in cosa consiste? in pratica è una serie di scatti che se uniti formano un qualcosa che l'autore vuole far suscitare, raccontare e trasmettere all'eventuale lettore/fruitore di tale composizione.

Nostro principale obiettivo, recarci al "secolare" mercato cittadino di Mantova e comporre ben dodici scatti differenti l'uno dall'altro sotto forma di quattro categorie ben distinte da tre fotografie l'una.

1) Oltre al mercato dovevamo inserire un elemento iconico della nostra natia città, come un monumento, palazzo, edificio, qualsiasi cosa presente esclusivamente a Mantova.

2) Un dettaglio, dai semplici prodotti ai ristretti ma significativi particolari come una una stretta di mano, uno scambio di contanti o del prodotto stesso.

3) Il lavoro di un commerciante nei suoi pro (momento di paga) o contro (un povero Cristo che si riposa dopo una dura giornata di lavoro o mentre provvede a riordinare il suo spazio di lavoro).

4) Last but not least, la sensazione che si prova all'interno del mercato vero e proprio, qualcosa che spinga il lettore ad immedesimarsi totalmente nell'attimo catturato, per far un esempio... un'ondata di anziane signore turiste con compatta in una mano e bastone da passeggio nell'altra (tale categoria di turisti è circa individuabile in ogni regione dell'intero globo).

Piccole note personali prima degli esempi concreti: ho lavorato in coppia con il mio compagno nonchè amico Lorenzo Troffei vagando lungo il perimetro che delimitava l'area del progetto, ossia il mercato, abbiamo optato prevalentemente per una tecnica "tocca e fuga" quindi repentina, in cui abbiamo sfruttato le situazioni a nostro vantaggio ma senza dare troppo nell'occhio od entrare in contatto con i nostri soggetti, alcuni casi a parte.
Seppur il mio compito fosse anche opzionalmente quello di entrare in contatto con lo sfortunato di turno... non posso non aver comunque notato la buffa, sorprendente e talvolta fiera reazione da parte di persone e bambini in gita... questa uscita mi ha fatto capire come possono reagire alcune persone di fronte ad una macchina fotografica e penso sia un buon inizio.

"Contesto (Mantova)"

"Dettaglio (Prodotto)"

"Caratteristica Venditore (Lavoro Commerciante)"

"Atmosfera (Sensazione)"

lunedì 16 aprile 2018

Come si fa una Buona Fotografia? #2

Bentornati!
In questo splendente lunedì intendo continuare da dove mi sono interrotto la scorsa volta con la prima parte della tecnica per realizzare delle buone fotografie, nonostante sia cronologicamente la parte seconda è come un prequel della prima, in quanto vi espliciterò meglio la tecnica accennata nello scorso post, ossia punto linea e superficie.

Sempre in modo generico senza entrare in troppi dettagli questa tecnica è come dissi una delle studiate e praticate nelle ultime settimane, nonchè la prima da noi realizzata.
Il prof. dopo averla spiegata e dopo averci fatto notare altri esempi nel campo fotografico anche oggi molto diffusi ci ha richiesto ben cinque fotografie circa la tecnica appena imparata, ma di seguito solo tre di esse, ossia le migliori scelte direttamente dal sommo Manfredini...

Ma la tecnica? non c'è molto da dire ma molto da osservare in questo caso, all'inizio risulterà forse poco chiara come tecnica ma man mano esercitandosi e vedendone esempi concreti anche sul web è non così difficilmente praticabile, e come dice il prof. stesso, la fotografia è già dentro di noi, dobbiamo solo imparare a sprigionarla e controllarla, anche grazie a queste tecniche.
Tecnicamente è una composizione fotografica ben pulita, priva di elementi di disturbo e senza troppi soggetti, qualcosa di diretto che colpisce subito l'occhio del fruitore, non importa magari la semplicità della composizione in quanto è ben voluta e non così semplice come sembra, infatti uno sfondo neutro non è così semplice da trovare; uno dei più belli è sopra la vostra testa: di molteplici sfumature ed in continuo mutamento.

Niente da fare? allora, per farne una appena descritta assicuratevi la scelta di un soggetto non troppo complesso e che vi colpisca, anche semplice; lo sfondo deve essere o molto, MOLTO sfocato (apri il diaframma!) oppure neutro, tinta unita o molto semplice; occhio ad elementi di disturbo! (teste mozzate no, non siamo in Saw, bordi di altri oggetti, spunte ecc... qualsiasi cosa non faccia parte del soggetto o dello sfondo); cerca un contrasto elevato tra sfondo e soggetto, per attirare maggiormente l'occhio sul nostro soggetto nonchè per una bellezza visiva maggiore.

Nota che nell'es. ci può essere solamente un soggetto (una pallina, la luna), una linea (opzionale, separa o definisce il contorno del soggetto, delle sbarre o la linea retta del sole) ed una superficie (sfondo come la sabbia od il cielo); eccovi le foto da me scattate...

"Always Watching"

"TALL•E"

"Pain is for the weak."

lunedì 9 aprile 2018

Come si fa una Buona Fotografia? #1

Bentornati!
Quest'oggi vi parlerò di fotografia, più precisamente di come farne una ben composta e bella visivamente, quindi nulla di troppo tecnico.

In queste settimane abbiamo imparato a distinguere una buona fotografia da una non, ma come?
Abbiamo consegnato al prof. alcune nostre vecchie foto circa il paesaggio (soggetto non vivente) ed il ritratto (soggetto vivente) ed in classe abbiamo scoperto che la maggioranza optava quasi sempre per una determinata foto al posto di un'altra; successivamente abbiamo notato che ciò si riscontrava anche nei grandi fotografi d'oggi, dopo averne scelto di nuovo le migliori, stavolta con delle foto professionali o artistiche: questo sta alla base dei nostri studi, ossia, quando una fotografia è bella quindi piace alla gente?

Ma vi starete chiedendo cosa debba avere tale foto per essere considerata buona: ciò è tutto racchiuso in alcuni studi dello scorso secolo, delle teorie che ci aiutano a definire la bellezza sotto forma di fotografia; è vero che la bellezza è soggettiva, ma da grafici ci dobbiamo rivolgere alla massa, e tali teorie la soddisfano, la sfamano.

Oggi analizzeremo due di queste famose teorie che definiscono la qualità delle foto che ci circondano, da notare che seppur siano del secolo scorso funzionano perfettamente anche nel mondo odierno; eccovi il vol. 1:

X) Punto Linea e Superficie
Lo considero come extra in quanto non è argomento principale e non porrò esempi; in poche parole è il primo esercizio da noi svolto sulla composizione fotografica ed impone una certa armonia presentando solamente un soggetto, al massimo una linea ed uno sfondo piuttosto neutro o fuori fuoco.

1) Teoria del Campo
Si basa sulla famosa scuola della Gestalt, viene scritta da A. Marcolli e parla della composizione di una fotografia, del punto in cui è collocato il soggetto nell'inquadratura, come è posizionato e se sono presenti linee guida, se è presente una simmetria o un disordine, quanti soggetti ci sono e se presentano una determinata inclinazione ecc... di seguito gli esempi pratici.

"In fondo al bar, in fondo al baaar..."

"L'ego di questo rametto è salito di molto ultimamente..."

2) Regola dei Terzi
Il principio è simile in quanto definisce un ordine visivo, ma si basa perlopiù su linee invisibili che compongono lo scatto ed aiutano a delimitarne i giusti confini, quindi è un quadrante immaginario che definisce precisamente dove collocare il soggetto ed in che modo, eccone la prova.

"David di Martignoni"

"Una pianta cosplayer - 300"


lunedì 26 marzo 2018

Copertina Diario Scolastico

Bentornati!
Oggi vi presento uno dei miei più ambiziosi e longevi progetti sviluppati fino ad ora; come da titolo si parla dell'ufficiale copertina d' istituto, progettata e sviluppata interamente da me.

La consegna, abbozzare per poi sviluppare una copertina degna di nota da poter poi stampare il prossimo anno scolastico, è di gran lunga quella più importante ed ambiziosa affidataci quest'anno in quanto non solo presuppone un progetto inventivamente divertente ma può rappresentare un primo anche se piccolo passo nella nostra scalata verso il successo, immaginate il vostro lavoro negli zaini di tutti! non è un semplice lavoretto scolastico (pur nulla togliendogli) ma qualcosa di più per me, e se da un grande potere derivano grandi responsabilità (come dissero in una nota serie a fumetti) allora non ho potuto non immedesimarmi pienamente nel ruolo da me affidato.

Gli strumenti che ho utilizzato sono i soliti ma questa volta potevo scegliere fra software vettoriale e bitmap, per esperienza personale ho optato per Photoshop.
Siamo partiti da innumerevoli bozze fino ad arrivare alla stesura digitale, le bozze iniziali furono quelle di un busto indossante un completo molto singolare dotato di particolari rappresentanti i diversi indirizzi d'istituto, alcuni magari meno evidenti (stile easter egg) ma poi il tutto è stato leggermente variato.
Ho lavorato con due diversi file PSD, uno per l'editing del soggetto e l'altro per impaginarne il tutto; di seguito il JPG del lavoro terminato, contenente entrambe le facciate...

"David, One of a Kind"

Cosa rappresenta?! (a grandi linee)

-il David di Michelangelo / cultura-settore comunicativo
-abito / eleganza-raffinatezza
-fascio di luce / richiamo tecnica fotografica
-effetto frammentato / pixel-settore grafico
-matita-gomma-effetto matita-effetto gomma / settore CAD
-stemma riciclo / settore ambientale
-microfono / settore coreutico
-auricolari / settore musicale
-colori / spettro visibile-tecnica fotografica-forte contrasto ed quilibrio

lunedì 12 marzo 2018

Le Tecniche di Ripresa Fotografica

Bentornati!
Oggi vi parlerò delle tecniche di ripresa fotografica.
Cosa sono? ciò racchiude la profondità di campo ed il movimento, tecniche fondamentali di ripresa della fotografia odierna.

La profondità di campo è definita come la lunghezza entro il quale il nostro soggetto risulta a fuoco (nitido) e con essa sono possibili varie opzioni di fuoco in base a fattori tecnici e a seconda dell'esigenza del fotografo.
Si può anche pensare ad essa come ad un livello di Photoshop trasparente (come un effetto di nebbia .PNG) che puoi muovere a piacimento sul tuo soggetto, o definita dal prof. una fisarmonica.

Tecnicamente dipende da:

-apertura diaframma
(quanto è aperto il nostro diaframma f/5, f/1 ecc...)
[-f=+prof. di c. --- +f=-prof. di c.]

-distanza ripresa
(la distanza tra noi ed il nostro soggetto)
[-distanza=-prof. di c. --- +distanza=+prof. di c.]

-lunghezza focale obiettivo
(fattore tecnico dell'obiettivo inferiore, uguale o superiore a 50 mm)
[<50=+prof. di c. --- >50=-prof. di c.]
{<50=grandangolo 50=occhio umano >50=teleobiettivo}

-dimensioni sensore
(poco pratico in quanto scomodo cambiare sensore durante la ripresa)
[in base a dimensione sensore]

Diaframma più aperto possibile, distanza breve, quindi profondità bassa

ISO 200 --- f/1.8 --- 1/40

Diaframma più chiuso, distanza breve, quindi profondità alta

ISO 3200 --- f/4.5 --- 1/100

Stessi parametri ma fuoco su soggetto centrale (1/3 davanti e 2/3 dietro)

ISO 3200 --- f/4.5 --- 1/100

Ed il movimento? esso infatti sfrutta i tempi per essere ritratto (movimento visibile, tecnica usata per effetti appositi quali il light painting o le autostrade illuminate) o congelato (tale effetto non è visibile e si intende congelare un frame pulito mantenendo un effetto di stabilità, non di movimento); ovviamente tempi lunghi lo ritrarranno, corti lo congeleranno.

La mano è stata congelata con tempi modestamente brevi

ISO 1600 --- f/3.2 --- 1/125

La mano è troppo veloce per tale tempo, inoltre è un tempo limite se non si dispone di un cavalletto

ISO 400 --- f/3.5 --- 1/30

lunedì 5 marzo 2018

Il Monogramma

Bentornati!
Non ci si sente da un bel pezzo...

Oggi sono tornato per mostrarvi l'ultimo nostro progetto, il monogramma.
Che cos'è? è semplice: il monogramma è un'illustrazione digitale e non che rappresenta un singolo, una società o qualsiasi altra cosa si voglia far riconoscere visivamente in modo efficace e veloce; in parole povere un logo, un marchio, proprio come quello delle grandi aziende o della pizzeria sotto casa.

Come potrete immaginare la consegna era appunto quella di ideare e realizzare un monogramma tutto nostro, che ci rappresenti nel corso di questi anni scolastici.
Quindi prima idearlo tramite semplice bozza poi realizzarlo in modo digitale tramite appositi software vettoriali ma anche bitmap se necessario.
Infine esportare il logo in JPG e file di lavoro correlato al software utilizzato.

Ho impiegato qualche ora per ideare il logo cartaceo tramite varie bozze stilizzate; ho realizzato da zero ogni punto con lo schizzo vicino al monitor e alla fine ho corretto eventuali errori e adattato dimensione, sfondo e formato; ho utilizzato Adobe Illustrator CS6 data la natura vettoriale del progetto ed i classici strumenti (principlamente la penna).

Il mio monogramma si basa appunto sulla S del mio nome e sulla M del cognome, la S è palesemente ispirata alla lama ricurva di un'ascia mentre la parte inferiore è decisamente più "retta" e di comune forma; la M invece è posta sul retro in modo tale da farla sembrare due corna in prospettiva con la parte inferiore che regge il tutto, l'altra "gamba" invece è stata tolta/nascosta per favorire spazio e armonia nelle forme finali.

"Sebastiano Martignoni"

lunedì 19 febbraio 2018

Capire la Luce in Fotografia

Bentornati!
Questo post riguarderà principalmente la parte tecnica base che sta alle fondamenta della fotografia d'oggi, quindi non saranno presenti progetti od opere artistiche di alcun genere.

La seguente sezione sarà dedicata appunto al riassunto di cosa abbiamo imparato in questi mesi circa la fotografia. Prima di procedere possiamo notare come la luce sia non solo alla base del nome fotografia, ma appunto il suo strumento cardine (come i proiettili nelle armi da fuoco per esempio).
Ogni buon fotografo che si rispetti deve porsi ben 3 domande fondamentali quando si trova nella situazione di scattare una fotografia, quali sono?

1) Il tipo di luce che illumina il nostro soggetto
Ciò sarebbe il colore della luce in parole povere, a seconda della lampada o fonde luminosa in questione siamo tenuti a regolare la nostra fidata macchina in base alle nostre esigenze, senza entrare in dettaglio esistono fonti con colori più caldi (probabilmente il vostro salotto) e più freddi (un laboratorio) ed ognuno è ben stilato su una linea in gradi K.

2) Quanta luce è presente
Il nostro esposimetro è in grado di aiutarci dicendoci tali valori in tempo reale, quindi se siamo sotto o sovra-esposti, e tale condizione dipende dai valori che gli attribuiamo, diaframma (focus) può essere aperto fino a quanto l'obbiettivo può sopportare, i tempi dell'otturatore possono anch'essi variare insieme agli ISO, definiscono la qualità della foto, se bassi maggiore e alti peggiore; tali condizioni in forte legame tra loro vanno regolati appositamente favorendo una fotografia di qualità e giocano su quanta luce far entrare, per quanto tempo e quanto (e come) attrarne tramite la nostra lente divergente.

3) Come questa luce illumina ciò che vogliamo catturare
Dobbiamo settare il giusto parametro a seconda di come la luce illumina il nostro soggetto, si può farne una media generale (valutativa o matrix) ed in questo modo la parte inferiore numericamente sarà resa più simile all'altra, oppure possiamo scegliere lo spot, misureremo la luce solamente nel 2% di ciò che la macchina attualmente visualizza, giusto al centro, tale opzione permette la silhouette e viene usata soprattutto in fotografie in cui il soggetto è illuminato da un solo lato volutamente creando giusto quest'effetto, in tali foto se al posto della spot si utilizza la valutativa tali parti appositamente sotto o sovra-esposte rispetto alle altre parti, verranno riadattate al resto della foto, per esempio se una piccola parte era più scura viene sovra-esposta in tal modo da renderla più omogenea alla foto.

Fotografie scattate dall'alunno Federico Manfredini nell'aula di posa, la silhouette invece davanti ad una finestra del primo piano in piena mattinata, editate successivamente da me, soggetto prof. Enrico Manfredini.

Fonte Luminosa: Lampada Fluorescente
ISO 800 --- f/5 --- 1/30
Misurazione Luce: Valutativa

Fonte Luminosa: Lampada Fluorescente
ISO 800 --- f/5 --- 1/40
Misurazione Luce: Spot

Fonte Luminosa: Lampada Tungsteno
ISO 200 --- f/5 --- 1/50
Misurazione Luce: Spot

Fonte Luminosa: Luce Naturale Diurna
ISO 100 --- f/9 --- 1/50
Misurazione Luce: Spot

lunedì 5 febbraio 2018

Pubblicità Minimal

Bentornati!
Avete presente quei vecchi spot della Apple per i primissimi iPod? se siete di quegli anni vi verrà spontaneo riscontrare una certa somiglianza con il mio lavoro, in quanto si basa principalmente su di esso.

Siete giovani e non sapete di cosa parlo e non volete googlarvi tale spot? (si tale termine è stato aggiunto nel dizionario!) allora lasciatemi spiegare in cosa consiste tale progetto in poche righe.
"Minimal" è un termine utilizzato abbastanza frequentemente per descrivere opere d'arte o in questo caso soggetti dotati solamente di un colore a tinta unita (per esempio il vecchio desktop di Windows 95) e sempre lo sfondo in questo caso è anch'esso a tinta unita.

In poche parole in cosa consisteva il mio progetto? dovevo scattarmi una foto per poi modificarla in tinta unita (nel mio caso nera) e abbinargli un oggetto da pubblicizzare, con tanto di slogan inventato e sfondo colorato a piacere che si abbinasse allo spot, il tutto senza sfumature o riempimenti vari, solamente un'unica tinta per soggetto, oggetto, testo e sfondo.

Abbiamo utilizzato Illustrator ed in parte Photoshop: ho scattato in modo totalmente autonomo la mia posa successivamente da modificare, la risoluzione dello scatto era piuttosto bassa ma tramite i software è venuto comunque un prodotto di qualità e non si percepisce alcun "rumore" (come direbbe il mio prof. di fotografia).
Eseguito l'autoscatto di 10 sec. per imprigionarmi in qualche pixel ho trasformato la foto per poi abbinarla all'oggetto già lavorato precedentemente, infine ho creato uno slogan che mi sembrava simpatico ed effetto, in parte anche ambiguo (più significati) per poi abbinarne il tutto con uno sfondo sempre a tinta unita e dotato di un colore che si legasse al prodotto pubblicizzato.

Il prodotto finale è il seguente...
(ogni riferimento a Shining o ad American Psycho è puramente casuale; inoltre nessuna porta è stata maltrattata durante la ripresa).

"Use in case of fire... OR ZOMBIE APOCALYPSE!"

lunedì 29 gennaio 2018

Esercizio Saturazione

Bentornati!
Quest'ultimo post del quadrimestre è dedicato al penultimo progetto realizzato sempre con Photoshop.

Come intuibile dal titolo oggi si parlerà di saturazione, nel caso ignoraste tale termine si tratta in parole povere della quantità di colore presente nella foto, minore sarà tale valore minore sarà la quantità di colore, quindi otterrete un frame sempre più desaturato (in bianco e nero) e viceversa, ma attenti a non bruciare i pixel saturandoli troppo (perdono nitidezza quindi qualità).

Il mio incarico era quello di trovare alcune fotografie e di modificarle:
-nella prima dovevo desaturare solo in parte lo sfondo con focus basso
-nella seconda dovevo desaturare sempre lo sfondo ma in modo decisamente maggiore, portandolo in bianco e nero per poi lavorarlo con contrasto e/o valori tonali (in foto b/n è consigliato maggiormente di lavorarsi le ombre, contrasto, valori tonali ecc...)
-nella terza ed ultima foto invece dovevo desaturarne il soggetto principale mantenendone lo sfondo ben saturato

Nota:
Gli strumenti utilizzati sono sempre gli stessi quindi eviterò di ripeterli un'altra volta (vedi scorso esercizio su tonalità).

"I - Sfondo desaturato leggermente"

"II - Sfondo desaturato pesantemente - Lavoro su contrasto e valori tonali"

"III - Soggetto desaturato pesantemente - Lavoro su contrasto e valori tonali"